Agaricus xanthodermus var.lepiotoides Maire (1911)

Etimologia: dal greco “agarikón”= agarico, fungo degli Agari, da Agaria, paese dei Sarmati, da cui proveniva una specie di fungo non identificato (Dioscoride), e xanthodermus, dal greco “xanthós”= giallo, e da “dérma”= pelle, per via del colore del carpoforo e dalla carne che vira rapidamente al giallo se viene toccato, e lepiotoides, dal greco Lepiota (dal greco “lepis”= scaglia, e “us/otos”= orecchio, ovvero orecchio squamoso, per il cappello rivestito di scaglie, col cappello squamoso), e dal greco”eidos”= aspetto simile ad una Lepiota per il cappello squamoso.

 

Cappello 40-100 mm di daiametro, globoso-emisferico, convesso, convesso-appianato, carnoso, cuticola all’inizio finemente squamosa grigio-brunastra, presto lacerata in squame tra loro separate da profonde fessure lasciando intravedere la carne biancastra, disco bruno-scuro, margine lungamente inflesso, fessurato,
Lamelle libere, fitte, intercalate da lamellule, biancastre, poi rosa, infine bruno-porpora, bruno-nerastre, filo lamellare sterile, biancastro.
Gambo 50-90 mm, cilindrico, liscio, pieno fistoloso infine cavo, biancastro, poi giallastro-brunastro, giallastro alla manipolazione, base bulbosa, ingiallente.
Anello semplice, membranoso, alto, bianco, con margine giallastro, parte inferiore con squamette brunastre.
Carne biancastra, fibrosa nel gambo, al taglio per ossidazione alla base del gambo si macchia di giallo-cromo.
Odore d'inchiostro, di fenolo.
Habitat Nocciolo(Corilus avellana)-Abete rosso(Picea abies).
Reazione di Schaeffer negativa.

Immagine 2

Ambiente: Boschi di aghifoglie e latifoglie

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