Tricholoma sulphureum (Bull.) P. Kumm. (1871)

Tricholoma sulphureum (Bull.) P. Kumm., Führ. Pilzk. (Zerbst): 133 (1871) var. sulphureum
Tricholoma sulphureum var. verrucosum Naveau, Natuurw. Tijdschr. 5: 73 (1923)
Agaricus sulphureus Bull., Herb. Fr. 4: tab. 168 (1784) [1783-84]
Gymnopus sulphureus (Bull.) Gray, Nat. Arr. Brit. Pl. (London) 1: 606 (1821)
Gyrophila sulphurea (Bull.) Quél., Enchir. fung. (Paris): 14 (1886)
Agaricus sulphureus Bull., Herb. Fr. 4: tab. 168 (1784) [1783-84] var. sulphureus

Etimologia: Tricholoma, dal greco “thríx tricoós” peli, capelli, treccia, e “loma”= orlo, bordo, margine, dal margine peloso, e sulphureum, da “súlphureus”= sulfureo, di colore giallo zolfo.

 

Cappello 30-80 mm di diametro, emisferico, convesso, infine appianato con un irregolare umbonato, cuticola liscia, asciutta, sericea, finemente feltrata, giallo-zolfo, giallo-ocraceo, margine sottile, lungamente involuto, poi regolare, ondulato.
Lamelle smarginate-decorrenti con un dentino, larghe, spaziate, intercalate da lamellule, di colore giallo-zolfo, ocracee in vecchiaia, filo lamellare intero, da regolare a ondulato.
Gambo 30-80 mm, cilindrico, claviforme o ingrossato alla base, pieno, poi fistoloso concolore al cappello, con fibrille bruno-rossastre verso la base, base con resti miceliari biancastri.
Carne fibrosa nel gambo, molliccia nel cappello, gialla.
Odore di gas, o di zolfo.
Sapore sgradevolissimo.
Habitat ubiquitario, boschi di conifere e latifoglie.

Immagine 2

Ambiente: Boschi di aghifoglie e latifoglie

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