Agaricus variegans F.H. Møller (1952)
Sinonimi:
Psalliota variegata F.H. Møller, Friesia 4: 30 (1950) [1949-50]
Agaricus variegatus (F.H. Møller) Pilát, 7: 20 (1951)

Etimologia: dal greco “agarikón”= agarico, fungo degli Agari, da Agaria, paese dei Sarmati, da cui proveniva una specie di fungo non identificato (Dioscoride), e "variegans" participio presente del verbo latino variegare (dipingere con vari colori), significa "mostrare vari colori, disegni screziati o marmorizzati" e si riferisce all'aspetto eterogeneo della superficie del pileo dovuto alla sua disgregazione in squame scure

 

Cappello 50-120 mm di diametro, da giovane campanulato, sugloboso, emisferico-convesso, poi convesso, piano-convesso infine appianato, superficie asciutta, ricoperta da squame appressate disposte concentricamente, bruno-ocracee, bruno-fulvo-rossastre, bruno-vinose, su fondo biancastro, centro più scuro e appiattito, margine sottile, eccedente, più chiaro, fibrilloso-squamuloso, appendicolato con residui di velo.
Lamelle libere, fitte, sottili, intercalate da lamellule, biancastre, rosa-pallido, rosa-carnicino, poi rosa-grigiastro, rosa-brunastre, infine bruno-porpora, filo lamellare sterile, finemente floccoloso.
Gambo 70-140 mm, cilindrico, ricurvo, asciutto, con base claviforme o subbulbosa, liscio, pieno fistoloso poi farcito, bianco, sotto l'anello bianco-fioccoloso, base ocracea, con cordoni micelari biancastri.
Anello supero, membranoso, ampio, semplice, bianco, liscio o ornato di squame scure alla periferia della pagina inferiore.
Carne soda, biancastra, al taglio leggermente rosata all’inserzione tra gambo e cappello, fibrosa nel gambo.
Odore abbastanza sgradevole simile a quello di Lepiota cristata.
Sapore dolciastro.
Habitat Abete rosso(Picea abies) - Larice (Larix decidua).
Reazione di Schaeffer negativa.

Immagine2 3

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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