Clitocybe alexandri (Gillet) Konrad (1884)

Sinonimi:
Lepista alexandri (Fr.) Gillet, Hyménomycètes (Alençon): 196 (1874)

Etimologia: Clitocybe, dal greco “klitús”= pendio e “kúbe” testa, ovvero “testa inclinata”, per l’aspetto del cappello, per la forma del cappello generalmente imbutiforme, a causa delle lamelle decorrenti, e alexandri, in onore del raccoglitore francese “Alexandre”.

 

Cappello 60-120 mm di diametro, convesso, piano-convesso, infine appianato, carnoso, glabro, poi subtomentoso, sovente aureolato-guttulato sepecialmente verso il margine, con l’età coperto da fini e minute squamette appressate, grigio-giallastro, grigio-nocciola, grigio-brunastro, ocra-brunastro, margine a lungo involuto, con l’età ondulato, lobato.
Lamelle adnate leggermente decorrenti, arcuate, intercalate da lamellule, fitte, poi spaziate, anostomosate al gambo, biancastre, grigio-crema, infine crema-brunastre.
Gambo 50-80 mm cilindrico, ingrossato alla base, carnoso, pieno poi farcito, con l’età spugnoso, fibrilloso, concolore al cappello, base con feltro miceliare bambagioso biancastro.
Carne biancastra, soda nel cappello, fibrosa nel gambo.
Odore aromatico.
Sapore dolciastro.
Habitat Abete rosso(Picea abies).

Immagine 2

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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