Collybia tuberosa (Bull.) P. Kumm. (1857)

Sinonimi:
Agaricus tuberosus Fr., Herbier de la France: pl. 552 (1786)
Collybia sclerotipes (Bres.) S. Ito, Mycol. Fl. Japan 2(5): 123 (1950)
Marasmius sclerotipes Bres., Fung. trident. 1(1): 12 (1881)
Microcollybia tuberosa (Bull.) Lennox, Mycotaxon 9(1): 196 (1979)

Etimologia: dal greco “collybos”= monetina, moneta spicciola, per la forma o dimensioni di alcune specie, e”tuberosa”= collegata a un tubero, per la caratteristica presenza di uno sclerozio alla base del gambo.

 

Cappello 3-10 mm di diametro, convesso umbonato, poi appianato, sovente leggermente ombelicato, glabro, biancastro, con centro giallastro, giallo-bruno, margine sottile, da liscio a ondulato.
Lamelle adnate, intercalate da lamellule, abbastanza fitte, sottili, bianche, filo lamellare intero, concolore.
Gambo 30-50 mm, cilindrico, sottile, flessuoso, fistoloso, biancastro, bruno-pallido, furfuraceo-fioccoso, con base glabra, infisso in uno sclerozio ovoidale o a forma di seme di mela, brillante, bruno-scuro, bruno-nerastro.
Carne esigua membranosa, bianca.
Odore insignificante.
Sapore dolce.
Habitat carpoforo marcescente Lactarius.

Immagine 2

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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