Exobasidion rhododendri (Fuckel) C. E. Cramer (1874)

Sinonimi:
Exobasidium vaccinii f. rhododendri (C.E. Cramer) W. Voss (1890)
Exobasidium vaccinii var. rhododendri Fuckel (1873) [1873-74]

Etimologia: “Exobasídium” dal greco “éxo”= fuori, in fuori, e dal latino scientifico “basidium”= basidio, con i basidi in fuori, estromessi, e rododendri, genitivo di “rododendron”, dal greco “rhódon”= rosa, e da “déndron”= alberi, per il colore dei fiori di molte specie di questo genere del rododendro, genere in cui appartengono le piante ospiti di questi funghi.

 

Corpo fruttifero 10-30 mm di diametro, il fungo parassita le foglie dei rododendri formando delle nodosità simili a frutti, di consistenza succosa, spugnosa in vecchiaia, inizialmente biancastro-rosato, poi giallo-verdastro, infine rosa-rossastro, finemente pruinoso per l’imenio che invade tutta la superficie parassitata, queste nodosità non corrispondono ad una unica fruttificazione, ma sono costituite dalla proliferazione del tessuto spugnoso della foglia parassitata, solitamente le foglie infette sono quelle poste all’estremità della pianta.
Habitat Abete rosso(Picea abies) con sottobosco di Rhododendrum ferrugineum.

Immagine 2

Microscopia: exs. n.851
Spore: cilindriche, con un settto a maturazione, 10,58-14,36 x 3,57-4,61 µm.
Conidiospore: numerose, 6,34-9,21 x 1,77-2,36 µm.
Basidi: clavati 4-6 sterigmi, 25,54-43,91 x 7,10-11,53 µm.

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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