Phaeocollybia lugubris (Fr.) R. Heim (1931)

Sinonimi:
Agaricus lugubris Fr., Syst. mycol. (Lundae) 1: 254 (1821)
Naucoria lugubris (Fr.) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 5: 828 (1887)

Etimologia: Phaeocollybia, dal greco “phaios”= scuro, fosco, oscuro, (Collybia scura), e dal genere Collybia (etimologia incerta) dal greco “kóllybos”= moneta spicciola, di poco valore, per la forma o dimensioni di alcune specie, e da “lugubris”= luttuoso, funereo, per il colore scuro.

 

Cappello 20-60 mm di diametro, conico, conico-campanulato, con un umbone ottuso,cuticola liscia, brillante e viscosa con tempo piovoso, opaca a tempo secco, giallo-bruno-pallido, bruno-grigiastro, bruno-ocraceo con toni rossastri, margine ondulato-lobato.
Lamelle da arrotondato al gambo a libere, intercalate da lamellule, fitte, larghe, ocra-olivastro-pallido, poi bruno-occracee, sovente macchiate di ruggine, filo lamellare zigrinato.
Gambo 70-120(150) mm cilindraceo, fusiforme, flessuoso, lungamente radicante biancastro-ocraceo in alto, progressivamente bruno-rossastro.
Carne biancastra nel cappello, brunastra nel gambo.
Odore leggermente rafanoide.
Sapore dolciastro, rafanoide-farinoso.
Habitat Abete rosso(Picea abies), parassita su radici arboree, eventualmente anche saprofita su materiale vegetale interrato.

Immagine 2

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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