Pithya vulgaris Fuckel (1870)

Etimologia: Pithia, dal greco “pithós”= botte, orcio, nello stadio iniziale è cilindrico, e vulgaris da “vúlgus”= volgo, comune, diffuso, frequente, spregevole.

 

Ascocarpo 5-1,5 mm di diametro, composto da un apoteicio sessile, da giovane con forma arrotondata, poi discoidale.
Imenio liscio da giallo, giallo-uovo, superficie esterna pruinosa–granulosa più chiara.
Carne fragile, bianca.
Habitat Abete rosso(Picea abies).

Immagine 2

Microscopia: exs. n.1029
Aschi: cilindraci, ottosporici, 271,26-284,98 x 18,23-19,87.µm.
Ascospore: sferiche, uniseriate nell’asco, uniguttulate, lisce, 14,83-17,32 µm.
Parafisi: cilindriche, settate, con apice leggermente allargato.

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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