Exidia thuretiana (Lév.) Fr. (1874)

Sinonimi:
Tremella thuretiana Lév., Annls Sci. Nat., Bot., sér. 3 9: 127 (1848)

Etimologia: dal greco “exidìo”= io sudo, che trasuda, effetto dato dalla superficie gelatinosa, e thuretiana da “thureti” in onore del botamico francese Gustave Adolphe Thuret (1817-1875).

 

Carpoforo fortemente aderente al substrato, da giovane di forma sferica a subsferica, poi più piatto e confluente unito a gruppi fino formante una massa lunga 50-80 mm, superficie liscia a leggermente feltrata, all’inizio bianco-traslucido, poi grigiastro, giallastro con tinte rosate, Imenio ondulato-gibboso, margine leggermente cigliato, di consistenza gelatinosa nel fresco, forma una crosta pellicolare quando si essica.
Carne gelatinosa.
Habitat Betulla (Betula pendula) e steli Cirsium vulgare

Immagine 2

Microscopia: exs n.1265-2114
Spore: 2: allantoidi, arquate, lisce, (15,16)15,46-17,175-18,94(20,54) × (3,99)4,35-5,055-5,90(6,26)µm.
Hypobasidi: 2: 3: ovoidali a piriformi, con setto longitudinale, (13,62)13,86-15,32-18,78(19,26) × (9,17)9,39-10,62-12,08(12,53)µm, epibasidi (sterigmi)lunghi (26,27)26,93-39,235-57,08(58,69)µm.
Ife: larghe (1,34)1,48-1,82-2,86(3,04)µm.
Giunti a fibbia presenti.

Ambiente: Boschi di latifoglie


[< Precedente] [HOME] [Seguente >]