Pachyella celtica (Boud.) Häffner (1993)

Sinonimi:
Galactinia celtica Boud., Bull. Soc. mycol. Fr. 14: 20 (1898)
Peziza celtica (Boud.) M.M. Moser, in Gams, Kl. Krypt.-Fl., Edn 3 (Stuttgart) 2a: 97 (1963)

Etimologia: Pachyella, diminutivo dal greco "pachýs"= grosso, grasso, denso, robusto, riferito al carpoforo, e celtica, dei "celti" popolazione indoeuropea che in epoca romana ebbe insediamento nella Gallia (Francia) centrale.

 

Ascocarpo formato da un apotecio sessile.
Apoteico 10-27 mm di diametro, cupoliforme, liscio, violaceo, blu-violaceo, violetto-brunastro, violetto-pallido con l’età, superficie esterna violetto-grigiastro pallido, forforacea, margine da giovane rivolto all'interno, poi da regolare a ondulato.
Carne ceracea, fragile biancastra, al taglio emette un liquido acquoso incolore.
Habitat Ontano bianco(Alnus incana) marcescente, terreno acquitrinoso.

Immagine 2

Microscopia:
Aschi: 2: cilindrici, ottosporici amiloidi, (265,27)284,40-297,69-330,85(335,93) × (10,37)11,47-13,425-15,37(15,70)µm.
Ascospore: 2: 3: verrucose, biguttulate ,uniseriate nell’asco, (16,45)17,00-18,44-19,27(19,82) × (8,71)8,85-9,44-10,05(10,95)µm, Q= 1,69-2,22, media 18,16 × 9,51µm, Qm= 1,92.
Parafisi: 2: cilindriche, settate, co pigmento brunastro, apice largo (5,36)5,47-6,615-7,74(8,15)µm.
Excipulum: 2: composto da cellule globose e altre variamente conformate formando una textura subintricata attraversata da ife.

Ambiente: Boschi di latifoglie


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