Cortinarius polaris Höil. (1984)

Etimologia: dal latino ”cortinarius”= attinente alle cortine, per i caratteristici residui del velo parziale, e da polaris delle zone polari, per la sua crescita nelle zone fredde.

 

Cappello 10-35 mm di diametro, emisferico, conico-convesso, convesso-appianato, infine depresso attorno a una piccola papilla, bruno-nocciola, bruno-castagna, bruno-rossastro, cosparso da fibrille e squamette appressate, margine liscio ± regolare.
Lamelle adnate subdecorrenti, intercalate da lamellule di vari lunghezza, larghe, ventricose, giallo-zolfo, poi giallo-senape, infine bruno-ruggine, filo lamellare concolore, intero.
Gambo 15-40 mm, cilindrico, pieno, con fibrille longitudinali, giallo-brunastre, rosso-brunastre su fondo più chiaro giallo-ocraceo, base con micelio giallastro-pallido.
Carne giallo-ocracea-chiaro.
Odore rafanoide.
Sapore dolciastro, rafanoide.
Reazione macrochimica KOH carne = rosso-brunastra, KOH cuticola = nerastra.
Habitat prateria alpina, Salice erbaceo(Salix herbacea). Gavia R Berni 2550m.

Immagine 2

Microscopia: exs. n. 1303
Spore: 2: ellissoidi-amigdaliformi, finemente verrucose, (7,96)8,95-9,805-10,70(10,83) × (4,45)4,81-5,63-6,11(6,22) µm, Media 9,78 × 5,55 µm.
Basidi: claviformi, tetrasporici.
Cellule marginali: 2: composte da 1-3 elementi concatenati, cilindrici a piriformi-globosi, (14,40)14,76-20,05-22,36(22,72) × (4,63)4,97-7,15-10,07(10,26)µm.

Ambiente: Prati Alpini oltre la vegetazione


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