Lactarius salicis-reticulatae Kühner (1975)
Sinonimi:
Lactarius aspideoides Kühner, Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 91: 389 (1975)

Etimologia: dal latino “lac láctis”=latte, che secerne latice, per la tipica emissione di lattice al taglio o alla frattura, e “salicis-reticulatae” crescente negli ambienti di microselva alpina, associata ai salici nani Salix reticolata.

 

Cappello 20-40 mm di diametro, piano-convesso, appianato, con centro leggermente depresso, sovente con piccola papilla, poco carnoso, cuticola vischiosa con tempo umido, brillante liscia a rugolosa, appiccicosa, con tempo secco, all’inizio biancastro-crema, crema-giallo-pallido, poi crema-ocraceo, margine inflesso, sottile, liscio, regolare, talvolta crenulato.
Lamelle adnate a subdecorrenti, fitte, sovente forcate, intercalate da lamellule di varia lunghezza, di colore crema-pallido, poi crema-ocracee con sfumature rosate, si macchiano di lilla-violetto alla manipolazione e alle lesioni, filo lamellare intero, regolare, concolore.
Gambo 10-25 mm, corto, subcilindrico, leggermente ingrossato alla base, pieno, presto farcito poi cavo, da liscio a rugoloso, viscido, bianco, bianco-giallino, giallastro verso la base, si macchia di lilla-pallido sulle lesioni e alla manipolazione.
Carne biancastra, lentamente lilla-pallido al taglio.
Sapore dolce, con retrogusto amarognolo.
Odore aromatico, ma leggermente di pelargonio al taglio.
Latice dolce, bianco, immutabile se isolato, vira lentamente al lilacino a contatto delle lamelle e carne.
Habitat microselva alpina, Salice reticolato(Salix reticulata). Rifugio Branca (Valfurva) 2400m.

Immagine 2

Ambiente: Prati Alpini oltre la vegetazione


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