Psathyrella atomata (Fr.) Quél. (1872)

Etimologia: Psathyrella, diminutivo del genere Psathyra, dal greco “psathyros”= fragile, molle, che si sbriciola, e atomata, dal greco “atomos”= indivisibile, composto dal prefisso privativo “a- e témno”= dividere, indiviso.

 

Cappello 6-22 mm di diametro, emisferico, campanulato-convesso, molto fragile, micaceo, grigio-cenere, con centro più scuro ocraceo-pallido, margine regolare a volte un pò fimbriato.
Lamelle largamente adnate, intercalate da lamellule, larghe, da grigio-pallido a grigio-scuro, filo lamellare regolare, biancastro.
Gambo cilindrico, sottile, flessuoso, traslucido, a volte un pò fioccoso, da biancastro a concolore al cappello.
Carne fragile, biancastra.
Sapore Odore insignificanti.
Habitat pascolo, terreno fangoso sotto Cirsium spinosissimum. Sanny Walley hslm 2600.

Immagine 2

Microscopia: exs. n.1563
Spore: 2: ellissoidali, lisce, con parete spessa, poro germinativo centrale, 12,07-15,16 × 6,75-8,51 µm, Q = 1,65-1,89, media 13,72× 7,78µm, Qm 0 1,76.
Basidi: tretra-bisporici.
Cheilocistidi: 2: 3: lageniformi, con cellule claviformi, 33,49-39,32 × 9,46-12,03 µm.
Plleurocistidi: simili ai cheilocistidi.
Pileipellis: 2: costituita da cellule claviformi brevemente peduncolate, con una Subcute formata da ife cilindriche ± parallele.

Ambiente: Prati Alpini oltre la vegetazione


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