Hygrophorus latitabundus Britzelm.(1899)

Sinonimi:
Hygrophorus olivaceoalbus f. obesus Bres., Fung. trident. 1(6-7): 84 (1887)
Hygrophorus olivaceoalbus var. obesus (Bres.) Rea, Brit. basidiomyc. (Cambridge): 296 (1922)

Etimologia: della parola Hygrophorus, dal greco “hygròs”= umido e “phorus”= io porto, suffisso derivato dal verbo greco féro, allude al fatto che molte specie di questo genere sono portatrici di umidità, vale a dire che presentano il più delle volte il cappello e/o il gambo viscidi o addirittura glutinosi, e “latitabundus” da “làteo” esssere nascosto, che si nasconde.

 

Cappello 60-100-150 mm di diametro, convesso, convesso-appianato, infine appianato con ampio umbone ottuso, carnoso, sodo, grigio-olivastro, bruno-olivastro, con centro più scuro, cuticola spessa, separabile, con spesso e abbondante glutine che deborda al margine del cappello, margine, liscio, lungamente involuto, bianco-olivastro-pallido.
Lamelle adnate subdecorrenti, intercalate lamellule, abbastanza basse e spaziate, bianche, bianche-grigiastre con riflessi carnicini.
Gambo 80-130 mm, robusto, attenuato alla sommità e alla base la quale è subradicante, ingrossato nella zona mediana, pieno poi fistoloso, asciutto e pruinoso-fioccoso all'apice, più sotto ricoperto da un glutine che essiccando forma delle decorazioni a zone bruno-olivastre su fondo bianco.
Carne soda, spessa, bianca.
Odore e Sapore insignificante
Reazione macrochimica KOH = apice gambo giallo-limone, base del gambo arancio-rossastro.
Habitat Pino silvestre-(Pinus sylvestris).

Immagine 2

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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