Bovista limosa Rostr. (1894)

Sinonimi:
Lycoperdon limosum (Rostr.) Rauschert, Z. Pilzk. 25(2): 52 (1959)

Etimologia: il genere “Bovista” si collega al tedesco bofist, “vescia, loffa”, alludendo alla silenziosa esplosione con cui lascia uscire le spore a raggiunta maturazione; e dal latino “limosa”= limosus, fangoso.

 

Carpoforo 5-10 mm di diametro, di piccole dimenzione dimensione, globoso, base con piccolo e esile fascetto miceliare.
Esoperiodo con superficie da liscia a forforacea, sovente con piccole aerole, gradualmente caduche, biancastro, bianco-crema, infine brunastro.
Endoperiodo sottile, papiraceo, liscio, flessibile-cedevole con l’umidità, ocraceo-brunastro, rosso-bruno-scuro, all'apice a maturità si rompe producendo piccola apertura (stoma), ben definito, ± conico, con orlo un pò fimbriato, che favorisce la dispersione delle spore.
Gleba all’inizio bianca, poi a maturità costituita da una polvere sporica e capillizio bruno-olivastra, senza ciuffo di capillizio basale, dispersione delle spore affidata all'azione delle gocce di pioggia, che provocano per pressione piccoli sbuffi di spore affidandole al vento per la disperzione.
Subgleba assente.
Habitat terreno sabbioso limoso con muschio, calcareo.

Immagine 2

Spore: 2: sferiche, finemente verrucose, (3,34)3,59-3,85-4,61(5,37)µm, con resto di sterigma lungo (4,47)4,88-7,16-7,39(8,53)µm
Capillizio: 2: 3: 4: fragile, tipo intermedio al centro della gleba con rami grossi (3,21)4,08-4,815-8,02(9,35)µm. ma anche con tratti tipo bovista con rami grossi fino a 13,24µm, e verso la periferia tipo lycoperdon, sovente con setti non ben strutturati.

Ambiente: Boschi di aghifoglie e latifoglie

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