Boletus pinophilus Pilat & Dermek (1973)

Sinonimi:
Boletus aestivalis var. pinicola (Vittad.) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 19: 154 (1910)
Boletus edulis f. pinicola (Vittad.) Vassilkov, C. R. Soc. Phys. Hist. nat. Geneve: 14 (1966)
Boletus edulis var. pinicola Vittad.
Boletus pinicola (Vittad.) A. Venturi, (1863)

Etimologia: dal greco “bölos”= zolla, da cui “bolétes” fungo in genere, e dal latino “pinus”= pino e dal greco “phílos”= amato, quindi “amante dei pini”, per il suo presunto habitat.

 

Cappello 60-150-250 mm, di diametro, inizialmente emisferico, convesso, convesso-pulvinato infine appianato, cosparso da giovane da una pruina biancastra, che si dissolve maturando, cuticola adnata, vischiosetta, opaca, rugosa-gibbosa, bruno-rosso-scuro, bruno-rosso-ramato, margine involuto, poi disteso, biancastro, leggermente debordante, irregolarmente ondulato.
Tubuli adnati-smarginati, lunghi, facilmente asportabili, da giovani bianchi poi giallo-verdognoli, immutabili al taglio e al tocco.
Pori piccoli concolori ai tubuli, immutabili al tocco.
Gambo 50-100 mm, inizialmente oviforme, clavato-ventricoso, pieno, asciutto, bianco presto ocra-rossastro, ricoperto da un fine reticolo poco evidente rosso-ruggine, base rivestita da un micelio biancastro.
Carne bianca, soda, spessa, consistente, rosata-vinosa sotto la cuticola, soffice nel cappello, fibrosa coriacea nel gambo.
Odore debole, gradevole.
Sapore dolciastro.
Habitat conifere latifoglie.

Immagine 2

Ambiente: Boschi di aghifoglie e latifoglie

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