Cheilymenia dennisii J. Moravec (2005)

Etimologia: Cheilymenia, dal greco “cheilos”= labbro, e “hymén”= membrana, per l'orlo sporgente che racchiude l'imenio del fungo, e “dennisii” in onore del botanico e micologo britannico Richard William George Dennis (1910-2003).

 

Ascocarpo formato da un apotecio sessile, Apoteici 0,2-0,8-mm di diametro, orbicolar, allo stadio adulto piattiformi, con crescita a gruppi di numerosi individui appressati, Imenio giallo-aranciato, rosso-arancio, superficie esterna concolore, margine frangiato da peli setolosi giallo-brunastri.
Carne fragile, concolore.
Habitat escrementi di cervidi.

Immagine 2 3

Microscopia: exs. n.1264
Aschi: 2: cilindracei, ottosporici, non amiloidi, 182,54-283,80 x 13,25-19,41 µm.
Ascopore: 2: 3: ellissoidali, uniseriate all’asco, con ornamentazione visibili con Blu Cotone non riscaldato, 18,11-21,60 x 10,69-12,98 µm., media 19,81 x 11,91 µm., Q. 1,54-1,81, Qm. 1,66.
Parafisi: moniliformi settate, più lunghe degli aschi, allargate all’apice, con contenuto brunastro.
Peli: 2: rigidi, con apice appuntito, a parete spessa, lunghi 104,18-224,36-543,54 x 16,38-29,53-35,52µm.

Ambiente: Boschi di aghifoglie e latifoglie

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