Hebeloma mesophaeum (Pers.) Fr. (1872)

Agaricus fastibilis var. mesophaeus Pers., Mycol. eur. (Erlanga) 3: 173 (1828)
Agaricus mesophaeus Fr., Epicr. syst. mycol. (Uppsala): 179 (1838)
Agaricus strophosus Fr., Epicr. syst. mycol. (Uppsala): 161 (1838)
Hebeloma flammuloides Romagn., Sydowia 36: 268 (1983)
Hebeloma mesophaeum (Pers.) Fr., Mém. Soc. Émul. Montbéliard, Sér. 2 5: 128 (1872)
Hebeloma mesophaeum var. strophosum (Fr.) Quadr., Docums Mycol. 14(no. 56): 31 (1985) [1984]
Hebeloma strophosum (Fr.) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 5: 808 (1887)

Etimologia: Hebelóma, etimologia incerta: secondo alcuni dal greco “hébe”= pubertà, giovinezza e da “loma”= orlo, frangia, con la peluria all’orlo del cappello durante la giovinezza, probabili residui di velo cortiniforme; per altri dal latino “hébes” ottuso, smussato, e dal greco “loma” orlo, con l’orlo ottuso, non acuto, e mesophaéum dal greco “mésos”= mezzo, mediano e da “phaiós”= scuro, scuro nel centro.

 

Cappello 20-50 mm di diametro, emisferico poi convesso, infine appianato, ± umbonato, cuticola liscia, vischiosa a tempo umido, grigio-brunastro, isabella, bruno-olivastro, bruno-giallastro, bruno-scuro, sovente con disco centrale bruno-rossastro, margine più chiaro grigio-argilla a isabella a olivastro-rosa-grigiastro, nel giovane con resti cortina biancastra (velo universale) che unisce il cappello al gambo.
Lamelle smarginato-uncinato, intercalate da lamellule di varia lunghezza, abbastanza fitte, bianco-grigiastre, poi ocra-brunastre, filo lamellare leggermente fimbriato, biancastro, presenza di lacrime solitamente assenti ma occasionalmente visibili con (lente 10x) raramente visibili ad occhio nudo.
Gambo 30-70 mm, cilindraceo, pieno poi cavo, bianco-grigiastro in alto, brunastro alla base, fioccoso all'apice con zona anulare fugace (velo parziale), il rimanente del gambo con residui del velo universale fioccoso, a volte annuliformi, presto evanescenti.
Carne bianca, brunastra in basso al gambo.
Odore leggero rafanoide.
Sapore rafanoide, amaro.
Habitat ubiquitario conifere e latifoglia.

Immagine 2

Microscopia:
Spore: 2: ellissoidali a ovoidali, minutamente verrucose, non destrinoidi, (8,68)8,90-9,27-10,01(10,42) × (5,12)5,33-5,605-6,00 µm,(6,12) Q= 157-1,91,in media 9,41 × 5,65 µm, Qm= 1,67, Vol.m.=157,8.
Basidi: claviformi, tetrasporici.
Cheilocistidi: 2: lageniformi con base ventricosa e lungo collo, a cilindracei, (31,23)34,12-45,07-54,35(59,88) × (5,89)6,30-7,85-9,79(10,68) µm.
Caulocistidi: 2: simmili ai cheilocistidi.
Pileipeillis: ixocute, formata da ife cilindriche filiformi, cilindriche, disposte disordinatamente ed immerse in un gel, larghe 1,37-5,63(6,71) µm, a parete finemente incrostata.

Ambiente: Boschi di aghifoglie e latifoglie

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