Helvella acetabulum (L.)Quèl. (1874)

Sinonimo:
Paxima acetabulum (L.)KUntze

Etimologia: dal latino “Helvella” ogni erbetta riccia usata in cucina, per l'aspetto crespo di questi funghi, e da “acetabulum” recipiente per l’aceto, per il carpoforo a forma di ampolla.

 

Ascocarpo: formato da un apoteicio stipitato.
Apoteicio: Ø 15- 40 mm, a forma di coppa.
Imenio: bianco-grigio-brunastro, bruno-marrone, superfice esterna concolore, biancastra verso l'inserzione del gambo.
Gambo: 10-40 mm, cilindrico allargato all'apice, cavo, solcato, costolato fino alla parte inferiore dell'apoteicio, di colore biancastro poi crema-pallido.
Carne: grigiastra, elastica.
Habitat: boschi misti di aghifoglie e latifoglie.

Immagine 2

Microscopia:
Aschi: 2: cilindrici, ottosporice non amiloidi, (237,86)261,59-308,32-313,45(315,96) × (12,06)13,11-14,86-17,72(18,68)µm.
Ascospore: 2: largamente elissoidali, liscie, con grossa guttula centrale, uniseriate nell’asco, (18,26)18,97-19,58-20,28(21,07) × (12,77)13,24-14,17-14,63(14,97)µm, Q= 1,29-1,55, media 19,53 × 13,95 µm, Qm= 1,40.
Parafisi: 2: cilindriche, settate, allargate all’apice largo (3,64)3,95-4,81-5,68(5,79)µm.
Excipulum medullare: 2: a textura intricata, con ife larghe (3,20)3,37-3,945-5,65(6,30)µm.
Excipulum ectale: 2: formato da cellule concatenate cilindracee, (17,54)19,91-24,34-41,86(54,08) × (10,51)11,48-13,295-19,73(21,21)µm, con peli: 2: emergenti, pigmento giallastro, giallo-brunastro.

Ambiente: Boschi di aghifoglie e latifoglie

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