Leucopaxillus paradoxus (Costantin & L.M. Dufour) Boursier (1925)

Sinonimi:
Clitocybe paradoxa Costantin & L.M. Dufour, Nouv. Fl. Champ. France, Edn 1 (Paris): 262 (1896)
Lepista paradoxa (Costantin & L.M. Dufour) Maire, Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 40: 307 (1925)
Leucopaxillus albissimus var. paradoxus (Costantin & L.M. Dufour) Singer & A.H. Sm., Pap. Mich. Acad. Sci. 28: 112 (1943) [1942]

Etimologia: dal greco “leukós”= bianco, e dal latino scientifico “paxillus”= piolo, paletto, bastoncino, per la forma del gambo, e paradoxus, dal greco “parádoxos” (da “pará” contro, e dadóxa”= opinione), contro ogni aspettativa, straordinario, paradossale, strano, fuori dal comune, per la difficoltà di un acorretta classificazione per la presenza dei caratteri contraddittori.

 

Cappello: 40-80 mm. convesso, convesso-appianato, carnoso, sodo, cuticola adnata, asciutta, sovente screpolata, di colore bianco, bianco-sporco, poi bianco-ocraceo, margine a lungo involuto ,ondulato, costolato.
Lamelle: adnato-decorrenti per un dentino, fitte, intercalate da lamellule, anastomizzate, di colore bianco, poi crema-pallide.
Gambo: 40-80 mm. cilindraceo, ingrossato alla base, pruinoso, finemente rugoso, di colore bianco.
Carne: bianca, soda.
Odore: gradevole, di fiori con componente di farina nel giovane, sgradevole floreale misto gas in vecchiaia.
Sapore: dolciastro.
Habitat: boschi di conifere, e boschi misti conifere latifoglie.

Immagine 2

Ambiente: Boschi di aghifoglie e latifoglie

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