Melastiza chateri (W.G. Sm.) Boud. (1907)
Sinonimi:
Humaria chateri (W.G. Sm.) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 8: 120 (1889)
Peziza chateri W.G. Sm., (1872)

 

Ascocarpo formato da un apotecio sessile, isolato o in gruppi.
Apotecio 5-10 mm, discoidale o subdiscoidale, irregolarmente ondulato in vecchiaia, rosso-aranciane, rosso-vivo, superfice esterna concolore o leggermente più pallida, margine regolare, brunastro per la presenza di peli.
Carne ceracea, rosso-arancio.
Sapore e Odore insignificanti.
Habitat terreno umido, sabbioso.

Immagine 2 3

Microscopia: exs. n.678
Ascospore: 2: ellissoidali, reticolate, con ai poli ornamentazioni simili ad un apicolo, uniseriate nell’asco, (16,82)17,63-18,81-19,63(20,26) × (8,37)9,00-10,16-10,77(11,07)µm, Q= 1,69-2,38, media 18,60 × 9,90µm, , Qm= 1,69.
Aschi: cilindracei, ottosporici, (244,22)244,32-258,43-296,01(299,68) × (9,46)10,37-12,74-14,70(14,93)µm.
Parafisi: cilindracee, settate, con apice allargato, (5,64)6,19-7,54-8,39(8,94)µm.
Peli: 2: lisci, settati, a parete spessa, con apice arrotondato, (104,83)105,22-106,38-160,80(163,43) × (9,05)9,28-12,285-13,96(14,20)µm.
Excipulum.

Ambiente: Boschi di aghifoglie e latifoglie

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