Agaricus semotus Fr. (1863)

Etimologia: dal greco “agarikón”= agarico, fungo degli Agari, da Agaria, paese dei Sarmati, da cui proveniva una specie di fungo non identificato (Dioscoride), e semotus, dal latino “semóveo”= rimuovere, appartato, separato, per la crescita appartata.

 

Cappello 25-50 mm di diametro, emisferico, poi convesso, convesso, piano-convesso, con ampio umbone, cuticola sericea, asciutta, biancastra con centro bruno-lilla, poi ricoperta da squamette bruno-rossicce-vinose, gialle-ocracee in vecchiaia, su fondo biancastro poi giallo-sporco, margine sottile, eccedente, a lungo incurvato verso il basso, poi disteso, più chiaro.
Lamelle libere, fitte, strette, intercalate da lamellule, all’inizio grigio-pallido, poi grigio-rosate-pallido a rosa-chiaro, infine grigio-brunastre, bruno-nerastre, filo lamellare sterile, biancastro.
Gambo 30-60 mm, cilindrico, slanciato, con base bulbosa, pieno poi cavo, liscio, sericeo, bianco, poi ingiallente, più scuro alla base.
Anello supero, semplice, fragile, bianco, poi ingiallente
Carne bianca, ingiallente alla base del gambo.
Odore leggero di mandorle amare.
Sapore dolce.
Habitat Abete rosso(Picea abies).
Reazione di Schaeffer positiva.

Immagine 2

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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