Cortinarius subtortus (Pers.) Fr. (1838)

Sinonimi:
Agaricus subtortus Pers., Syn. meth. fung. (Göttingen) 2: 284 (1801)

Etimologia: dal latino “cortinarius”= attinente alle cortine, per i caratteristici residui del velo parziale, e dall’aggettivo “subtòrtus” significa “un po’ ritorto”.

 

Cappello 20-65 mm di diametro, emisferico, convesso, convesso-appianato, carnoso, cuticola separabile, vischiosa con tempo piovoso, (vischiosità subdolce all’assaggio) opaca e brillante con tempo secco, giallo-olivastro, ocraceo-olivastro ± scuro, giallo-fulvo, percorso da fibrille innate più scure, margine lungamente involuto, un pò eccedente, da giovane unito al gambo da una cortina bianca-grigiastra con sfumatura olivastra, fugace.
Lamelle adnate-smarginate leggermente decorrenti, intercalate da lamellule di varia lunghezza, larghe, subventricose, abbastanza fitte, grigio-olivastro-chiaro a bruno-olivastre, infine brune-rossastre, filo lamellare fimbriato, più chiaro.
Gambo 50-80 mm, cilindrico a claviforme, sovente ritorto, pieno poi farcito, ricoperto da un velo fibrilloso biancastro, su fondo grigio-biancastro, ocraceo-chiaro con sfumature olivastre, grigio-violaceo all’apice, cortina grigio-olivastra, scarsa fugace.
Carne biancastra-giallastra-pallida, ocra-pallida, con toni grigio-violaceo all’apice del gambo, più scura alla base.
Odore d’incenso o legno di cedro.
Sapore amaro.
Reazione macrochimica KOH carne = bruno-rossastra.
Habitat Abete rosso(Picea abies).

Immagine 2

 

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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