Hygrophorus speciosus Peck. (1878)

Sinonimo:
Hygrophorus lucorum var. speciosus (Peck) Krieglst., Beiträge zur Kenntnis der Pilze Mitteleuropas 13: 33 (2000)

Etimologia: della parola Hygrophorus, dal greco “hygròs”= umido e “phorus”= io porto, suffisso derivato dal verbo greco féro, allude al fatto che molte specie di questo genere sono portatrici di umidità, vale a dire che presentano il più delle volte il cappello e/o il gambo viscidi o addirittura glutinosi, e daspeciosus, di bell’aspetto, vistoso, elegante.

 

Cappello 15-50 mm di diametro, conico, emisferico, convesso, piano-convesso infine piano, con piccolo umbone ± acuto, glutinoso, radialmente fibrilloso, giallo, giallo-arancio, giallo-oro, con centro arancio-rosso, margine da giovane involuto, eccedente.
Lamelle adnato-decorrenti, arcuate, spaziate, intercalate da brevi lamellule, bianche-giallastre, giallastre, giallo-crema.
Gambo 40-80 mm, cilindrico, slanciato, pieno poi fistoloso, fibrilloso, con presenza di una zona glutinosa giallo-oro, che rompendosi per la crescita e per il secco forma delle bande circolari giallastre, biancastro all'apice e alla base.
Carne fibrosa, biancastra.
Odore lievemente fungino.
Sapore dolciastro.
Habitat Larice(Larix decidua).

Immagine 2

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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