Laetiporus montanus Cerný ex Tomšovský & Jankovský (2009)

Etimologia: del latino “laétus”= lieto, gaio, luminoso, e dal greco “pórus”= poro, per il colore brillante dei pori, e montanus, da “mons-montis”= monte, dei monti, montano, in riferimento all’orizzonte di crescita tra i (1000-1600-1700m.)

 

Cappello 100-250 mm di diametro × 10-30 mm di spessore, flabelliforme, carnoso, superficie superiore, minutamente vellutata, irregolarmente grinzosa, da zonata, a debolmente zonata, arancione brillante, arancio-rossastro quando fresca, sbiadente al brunastro-chiaro con l’età e l’essiccazione, margine regolare, ondulato, lobato, concolore.
Pori piccoli, angolari, 1-4 per mm, giallo-zolfo brillante da fresco, sfumano al bruno-chiaro con l’età e l’essiccazione, con sottili dissesti che si lacerano rapidamente.
Tubuli fino a 4 mm di spessore, concolori ai pori.
Contesto giallo-pallido, molle carnoso fragile da giovane, poi da secco gessoso, friabile.
Odore fungino da giovane, poi in vecchiaia sgradevole.
Habitat parassita e saprofita, Larice(Larix decidua) - Abete rosso(Picea abies). È agente di caria bruna.

Immagine2

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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