Peziza perdicina (Velen.) Svrcek (1976)
Sinonimi:
Plicaria perdicina Velen., Novitates Mycologicae Novissimae: 150 (1947))

 

Ascocarpo composto da un apotecio sessili o stipitati.
Apotecio 8-30 mm di diametro, da giovane cupuliforme, infine appiattito, sovente compresso lateralmente per la crescita ravvicinata con altri esemplari, imenio liscio, nocciola, bruno-chiaro, marrone-chiaro, superficie esterna concolore o leggermente più chiara, margine più chiaro, regolare, poi ondulato, sinuoso.
Gambo assente, o rudimentale quando presente, concolore.
Carne fragile, ceracea, biancastra-beige-chiaro.
Habitat escrementi di cervo, Abete rosso(Picea abies).

Immagine 2

Microscopia: exs. n. 1289
Aschi: 2: 3: cilindrici, amiloidi, con apice appiattito, 194,20-215,59 x 9,47-11,04 µm.
Ascospore: ellissoidali, uniseriate nell’asco, non guttulate, finemente verrucose con addensamenti ai poli, 13,94-15,89 x 6,85-8,39 µm., media 14,87 x 7,72 µm., Q. 1,78-2,17., Qm. 1,92.
Parafisi: 2: Ø 2,14-3,04 µm, cilindriche, settate, eccedenti gli aschi, apice leggermente ricurvo o ingrossate, largo, 4,67-6,81 µm.
Excipulum: 2:

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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