Ramaria sanguinea (Pers.) Quél. (1888)

Sinonimi:
Clavaria botrytis var. sanguinea (Pers.) pers., Syn. meth. Fung. (Göttingen) 2: 587 (1801)
Clavaria sanguinea Pers., osservabili. mycol. (Lipsiae) 2: 61 (1800) [1799]

Etimologia: Ramaria, dal latino “ramarius”= ramificato, che ha molti rami, per le ramificazioni del carpoforo, e sanguinea, da “segui” sangue, sanguigno, per il carpoforo che si colora di colore rosso sangue, rosso sanguigno.

 

Basidiocarpo coralloide, ramificato, 70-110 mm di altezza x 40-100 mm larghezza, costituito da un grosso tronco arrotondato con base ± appuntita, solido, carnoso, biancastro, dal quale dipartono grossi rami principali cilindrici, biancastri, giallo-chiaro, giallo-limone, giallo-tuorlo, sella a "V", con apice terminante a 2-3-4 corte punte, con le estremità ottuse, da concolori ai rami a più scure, carpoforo con viraggio al rosso-vinoso, rosso-porpora, alla manipolazione, e in vecchiaia.
Carne fibrosa, acquosa, bianca, arrossante al taglio.
Odore insignificante.
Sapore dolciastro.
Habitat Pino silvestre(Pinus sylvestris).

Immagine 2

Microscopia: exs. n. 1327
Spore: ellissoidali, finemente verrucose, 8,12-10,28 x 3,75-4,95 µm., media 9,03 x 4,28 µm., Q. 1,75-2,74, Qm 2,11.

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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