Rhodocybe obscura (Pilát) M.M. Moser (1967)

Etimologia: Rhodocybe, dal greco “rhódon”= rosa, e da “cýbe”= testa, per il colore rosato del cappello, e obscura, da “obscurus”= scuro, confuso, ambiguo, incerto, per il carpoforo, che si macchia al bruno-nerastro.

 

Cappello 20-70 mm di diametro, piano-convesso, piano con centro leggermente depresso, carnoso, irregolarmente arrotondato, cuticola asciutta, opaca, pubescente, poi glabra, grigio-biancastra, grigio-scuro, con leggere sfumature olivastre, alla manipolazione si macchia al grigio-nerastro, margine involuto, eccedente, sottile, fessurato, ondulato, a lungo biancastro.
Lamelle molto decorrenti, abbastanza fitte, intercalate da lamellule, grigio con leggere sfumature rosate, poi grigio-bruno-scure, filo lamellare leggermente più chiaro a concolore.
Gambo 10-25 mm, corto, pieno, finemente forforaceo-fioccoso, concolore al cappello, base con feltro miceliare biancastro, agglomerante aghi.
Carne soda, biancastra.
Odore farinoso,.
Sapore amarognolo.

Immagine 2

Microscopia: exs. n. 1050
Spore: 2: subglobose, alcune ellissoidali, finemente verrucose, 5,20-8,51 x 4,25-6,54 µm., media 6,68 x 5,05, Q. 1,13-1,52, Qm.1,32.
Cheilocistidi: 2: cilindrici-filiformi, flessuosi, 27,34-63,02 x 2,37-5,07 µm.

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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