Armillaria cepestipes Velen. (1920)

Etimologia: Genere: dal latino “armilla”= braccialetto, “armillaria”= attinente ai braccialetti, per il suo anello, e cepistipes = “che si dissolve” per la sua precoce decomposizione.

 

Cappello 30-100 mm di diametro, emisferico-convesso, poi appianato, infine depresso, igrofano, bruno-nocciola, bruno-rossastro con tempo umido, inpallidente al bruno-ocraceo-pallido, ograceo-pallido con tempo secco, centro più scuro e densamente da peli squamulosi irsuti, margine regolare, involuto, striato per trasparenza, appendicolato da resti velici.
Lamelle adnate decorrenti con dentino, intercalate da lamellule, sinuose, bianche, poi bianche-rosate, filo lamellare intero, concolore, finemente denticolato con lèatà.
Gambo 50-70 mm, cilindrico-fusiforme con base bulbosa, elastico, pieno infine cavo, biancastro all'apice, al di sotto della zona annulare concolore al cappello, giallastro alla base, ornato da fibrille veliche biancastre agiallastre, anello biancastro fugace.
Carne biancastra, soda da giovane, fibrosa e coriacea nel gambo.
Odore fungino.
Sapore dolce, poi amaro acrescente.
Habitat radici, legno di latifoglie.

Immagine 2

Ambiente: Boschi di latifoglie


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