Ciboria amentacea (Balb.) Fuckel (1870)

Sinonimi:
Hymenoscyphus amentaceus (Balb.) W. Phillips, Man. Brit. Discomyc. (London): 120 (1887)
Peziza amentacea Balb.,: 79 (1804)

Etimologia: Ciboria, dal greco “cibórium” (kibórion)= coppa, per la sua forma, e dal latino “amentum”= amento, per l’habitat di crescita.

 

Ascocarpo formato da un apotecio stitipato, Apotecio 4-10 mm di diametro, cupuliforme, all’inizio semichiuso, poi aperto fino ad appianato, superficie interna, (Imenio) liscio, i ocra, oacra-brunastro, bruno-chiaro, superficie esterna concolore, finemente e leggermente pruinosa, margine biancastro, cigliato, crenulato.
Gambo 5-30 mm, cilindrico, assotigliato in basso e leggermante allargato dove si raccorda con l’apotecio, curvo, concolore a leggermente più scuro in basso.
Carne fragile, ceracea.
Habitat amenti marcescenti Ontano bianco(Alnus incana).

Immagine 2 3

Microscopia: exs. n.1124
Aschi: 2: claviformi-cilindracei, ottosporici, amiloidi, 138,40-151,13 x 7,22-10,08 µm.
Ascospore: irregolarmente ellissoidali, a ovoidali, liscie, 9,54-11,27 x 6,14-7,02 µm., media 10,71 x 6,57µm., Q. 1,42-1,77, Qm. 1,62.
Parafisi: filiformi leggermente allargate all’apice, 2,68-3,93,4,28 µm.
Excipulum:

 

Ambiente: Boschi di latifoglie


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