Lyophyllum conglobatum (Vittad.) M.M. Moser (1953)
Etimologia: dal greco “lýo”= sciolgo, libero, e “phýllon”= foglia, lamella, con le lamelle libere, sciolte, senza congiunzioni tra loro, e dal latino “conglobatus”= ammassato in una forma globosa, con evidente la massa carnosa da cui fuoriescono i carpofori.

 

Cappello 30-70 mm di diametro, convesso, poi appianato, glabro, grigio-bruno-chiaro a grigio-bruno-scuro, bruno-nerastro, percorso da fibrille innate più scure del fondo, margine intero, più chiaro.
Lamelle adnate a decorrenti con dentino, intercalate da lamellule, larghe, fitte, biancastre nel giovane, poi bianco-crema pallido, mai annerenti, filo lamellare intero, concolore.
Gambo 40-90 mm, da cilindrico a clavato, pieno, sodo, bianco-grigio-pallido, grigio-brunastro, pruinoso in alto, gambi concresciuti alla base con altri gambi in una massa globosa biancastra profondamente interrata.
Carne soda, elastica,bianca.
Sapore e Odore gradevoli, leggermente sub farinoso-erbaceo.
Habitat pascolo, Betulla (Betula pendula) - Salice (Salix sp.).

Immagine 2 3

Microscopia: exs. n.737
Spore: rotonde, con guttula centrale, 5.67-7.21 x 5.39-6.86 µm, media 6.51 x 6.04 µm., Q. 0.96-1.18, Qm. 1.08.
Basidi: stretti, clavati, tetrasporici, con giunti a fibbia, 35,24-43,67 µm.
Pileipellis: formata d’ife parallele, cilindriche, aggrovigliate, con giunti a fibbia, larghe 2,12-4,68 µm.

Ambiente: Boschi di latifoglie


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