Phellinus igniarius (L.) Quél. (1886)

Sinonimi:
Polyporus igniarius Fr., Syst.Mycol. 1:375, (1821)
Fomes igniarius (Fr.) Kickx, Fl. Crypt. Fland. 2:237, (1867)

Etimologia: Phellinus, dal greco “phéllinos”= di sughero, attinente al sughero, (derivato da “phellós”= sughero), ovvero di consistenza suberosa, e igniarius, da “ignis”= fuoco, attinente al fuoco, utilizzato come esca per accendere il fuoco, e, presso i nativi nordamericani, mescolato al tabacco dell loro pipe (columet).

 

Basidiocarpi 30-250 mm di lunghezza × 10-100 mm di spessore, pluriennali, sessili, nodulosi, ondulati, di forma molto variabile, da sferico a semisferico o a forma di uno zoccolo, di consistenza legnosa, superficie sterile è solcata, crostosa, grigiastra, grigio bruno, bruno-rossastra, bruno-nerastra, margini arrotondati.
Contesto è legnoso, zonato, bruno, bruno-ruggine.
Tuboli pluristratificati, spesso riempiti di micelio biancastro, concolori al contesto.
Pori piccoli, rotondoi, bruno-ruggine.
Habitat Salice(Salix sp.). È agente di carie bianca.

Immagine 2

Ambiente: Boschi di latifoglie


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