Phellinus tuberculosus (Baumg.)Niemelä (1982)

Sinonimi:
Boletus tubercolosus Baumgarten, Flora Lipsiensis 635, (1790)
Fomes pomaceus (Pers.) Bigeard. & Guill., Fl.Champ.Sup. Fr. 2:355, (1913)

Etimologia: Phellinus, dal greco “phéllinos”= di sughero, attinente al sughero, (derivato da “phellós”= sughero), ovvero di consistenza suberosa, e tuberculosus, da “tuberculum”= bitorzolo, bitorzoluto, pieno di bozze, per l’aspetto de carpoforo bitorzoluto.

 

Basidiocarpi 30-100 mm di diametro, pluriennali, stratificati, sessili, semipileati o resupinati, nodulosi, ondulati, di consistenza legnosa, singoli o fusi tra loro, sovente a forma di croste bitorzolute aderenti al substrato, la superfice sterile all’inizio è leggermente vellutata, poi glabra, bruno, bruno-grigiastro, bruno-nerastro, margini arrotondati ondulati di colore bruno-chiaro, il contesto è legnoso, zonato, giallastro-bruno, bruno-rossastro.
Tuboli pluristratificati, spessi 2-3 mm, concolori al contesto.
Pori piccoli, rotondo-angolosi, bruno-giallastro, bruno-rossastro.
Habitat Prugno(Prunus domestica). È agente di carie bianca.

Immagine 2

Ambiente: Boschi di latifoglie


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