Plicaturopsis crispa (Pers.) D.A. Reid (1964)

Sinonimi:
Cantharellus crispus Pers., Neues Mag. Bot. 1: 106 (1794)
Merulius crispus (Pers.) Pers., Icones et Descriptiones Fungorum Minus Cognitorum (Leipzig) 2: 32 (1800)
Merulius fagineus Schrad., Spicil. Fl. Germ.: 137 (1794)
Plicatura crispa (Pers.) Rea, Brit. basidiomyc. (Cambridge): 626 (1922)
Plicatura faginea (Schrad.) P. Karst., Bidr. Känn. Finl. Nat. Folk 48: 342 (1889)
Trogia crispa (Pers.) Fr., K. svenska Vetensk-Akad. Handl. 1: 30 (1863)
Trombetta crispa (Pers.) Kuntze, Revis. gen. pl. (Leipzig) 2: 873 (1891)

Etimologia: Plicaturopsis, dal genere di funghi Plicatura, dal latino “plicatura” piega, atto di piegare, con riferimento all'aspetto corrugato della superficie imeniale, imenio meruloide, e dal greco “ópsis”= aspetto somiglianza, (affine al genere Plicatura), e crispa, da “crispo”= increspare, arricciare, increspato, ricciuto, crespo, per l’aspetto.

 

Fruttificazione formata da più cappelli, sessili o con un corto peduncolo, appressati e o sovrapposti, a forma di conchiglia o di piccoli ventagli, finemente feltrati, con delle zonature più o meno marcate, ocra-chiaro, giallo-brunastro, ocra-rossastro, margine incurvato a involuto, lobato, biancastro.
Imenio formato da nervature simili a lamelle, anastomosate, forcate, biancastre a grigio-ocracee.
Carne sottile esigua, molle ed elastica nel fresco, dura e tenace nel secco.
Odore nullo.
Sapore dolciastro.
Habitat Betulla(Betula pubescens).

Immagine 2

Ambiente: Boschi di latifoglie


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