Polyporus squamosus (Huds.) Fr. (1821)

Sinonimi:
Agarico-pulpa ulmi Paulet, Traité Champ., Atlas 2: 102 (1793)
Boletus cellulosus Lightf., Flora Scotica: 1032 (1778)
Boletus juglandis Schaeff., Icones 2: tab. 101, fig. 102 (1774)
Cerioporus squamosus (Huds.) Quél., Enchir. fung. (Paris): 167 (1886)
Polyporus alpinus Saut., Hedwigia 15: 33 (1876)
Polyporus flabelliformis Pers., Mycol. eur. (Erlanga) 2: 53 (1825)
Polyporus pallidus Schulzer, Hymenomyc. eur.: 533 (1874)
Polyporus ulmi Paulet, Icon. Champ. (1812)
Polyporus westii Murrill, Bull. Torrey bot. Club 65: 651 (1938)
Trametes retirugis Bres., Atti Acad. Agiato Rovereto: 6 (1893)

Etimologia: Polyporus, dal greco “polys”= molti,numerosi, e da “póros”= poro, passaggio, con molti pori, e dal latino “squamosus”= squamoso, per il cappello ricoperto di squame.

 

Basidiocarpo annuale, pileato, brevemente stipitato lateralmente, cresce singolo o in gruppi.
Cappello 100-300-500 mm di diametro, arrotondato-ovale, circolare, semicircolare con depressione centrale, carnoso da giovane, poi coriaceo e legnoso-secco, superficie giallo-ocraceo, bruno-ocraceo, ricoperta da squame concentriche brunastre, margine da giovane incurvato, poi regolare, ondulato,sottile.
Tubuli decorrenti, giallo-crema.
Pori angolosi, ampi, irregolari, giallo-crema.
Gambo 20-50 mm, laterale, corto, attenuato dall'alto verso il basso, bruno, base bruno-nerastra, apice reticolato-poroide, giallo-crema,.
Contesto biancastro, poi ocraceo, da giovane tenero, carnoso, elastico, poi coriaceo, nel fungo secco fragile, cassante.
Odore farina umida.
Sapore dolciastro.
Habitat cresce come (parassita) su piante di latifoglie vive, ma continua a fruttificare come (saprofita) anche dopo la morte della pianta ospite, durante i periodi piovosi. È agente di caria bianca.

Immagine 2-3

Ambiente: Boschi di latifoglie


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