Cortinarius alpicola var.salicis-herbaceae (Bon) Bon (1992)

Sinonimi:
Cortinarius epsomiensis var. alpicola Bon, Bull. trimest. Féd. Mycol. Dauphiné-Savoie (118): 17 (1990

Etimologia: dal latino “cortinarius”= attinente alle cortine, per i caratteristici residui del velo parziale, e il sostantivo “alpìcola” significa “che abita nelle Alpi”, l’epiteto “sàlicis-herbàceae” significa legato al Salix herbacea.

 

Cappello 30-60 mm di diametro, convesso, poi piano-convesso, con largo umbone ottuso,
ocra-brunastro, bruno, bruno-fulvo, margine involuto, eccedente, con fini fibrille innate, più chiaro, da giovane con velo lilacino.
Lamelle adnate-smarginate, intercalate da lamellule di varia lunghezza, poco fitte, grigio-lilacine, poi ocra-pallide infine ocra-cannella, filo lamellare denticolato, più chiaro.
Gambo 30-60 mm, cilindrico a claviforme, sodo, asciutto, sovente ricurvo, pieno poi midolloso infine cavo, all'inizio all’apice di colore viola-lilacino, presto biancastro, poi ocraceo-pallido, ornato quando giovane da un abbondante velo bianco, formando in basso bande da concolori a ocracee.
Carne abbastanza soda, di colore grigio-violacea alla sommità del gambo, ocracea-pallida altrove.
Odore leggero terroso rafanoide.
Sapore insignificante.
Habitat microselva alpina, Salice herbaceo(Salix herbacea). Gavia rifugio Berni 2550m.

Immagine2

Microscopia: exs. n.1727
Spore: 2: largamente ellissoidali, a pruniformi, verrucose (7,49)8,00-8,295-9,12(9,73) × (5,20)5,55-5,9-6,60(6,91) µm, Q= 1,24-1,58, media 8,56 × 6,05µm, Qm= 1,42.
Basidi: tetrasporici, claviformi.
Cellule marginali: claviformi.
Pileipellis: tipo cutis con ife intrecciate, con estremità poco sporgenti, larghe (2,53)4,61-6,88-8,32(8,69)µm, pigmento intracellulare giallastro, Ipoderma con ife ventricose larghe (15,04)18,66-21,39-24,11(27,63)µm.
Giunti a fibbia presenti.

Ambiente: Prati Alpini oltre la vegetazione


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