Cortinarius anomalus f.calcialpinus Bon (1990)

Etimologia: Etimologia: dal latino “cortinarius”= attinente alle cortine, per i caratteristici residui del velo parziale, e l’aggettivo “anòmalus” significa “anomalo”, l’aggettivo “calcialpìnus” fa riferimento alla crescita in zone alpine e in terreno calcareo.

 

Cappello 30-50 mm di diametro, convesso, poi piano-convesso, abbastanza carnoso, sovente deformato, sericeo, da giovane grigio-lilacino-pallido, poi ocraceo-pallido, bruno-ocraceo-pallido, margine lungamente involuto, poi incurvato, liscio, ondulato, più chiaro, ornato da resti di velo fibrilloso biancastri.
Lamelle largamente adnate smsrginate, larghe, intercalate da lamellule di varia lunghezza, all’inizio grigio-lilacine, poi bruno-ruggine, filo lamellare leggermente eroso, più chiaro.
Gambo 40-70 mm, cilindrico, con base ingrossata, sodo, pieno poi fistoloso, fibrilloso, azzurro-violetto in alto con evidente zona anulare, altrove, biancastre, progressivamente biancastro-crema, ocraceo-pallido, cortina bianca, nel giovane abbondante, poi fugace.
Carne biancastra.
Odore erbaceo con componente di patata.
Sapore dolciastro rafanoide.
Habitat prateria alpina (terreno calcare). (terreno calcare). Val Zebrù 2750m.

Immagine2

Microscopia: exs. n.2100
Spore: largamente ellissoidali, verrucose, sub sferiche, (7,26)7,53-8,31-8,72(8,99) x (5,68)5,84-5,95-6,55(6,84)µm, Q= 1,18-1,53, media 8,14 × 6,18µm, Qm=1,32.

Ambiente: Prati Alpini oltre la vegetazione


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