Gymnopus alpinus (Vilgalys & O.K. Mill.) Antonín & Noordel. (1997)

Sinonimi:
Fulvidula alpina Singer, Revue Mycol., Paris 2(6): 239 (1937)

Etimologia: Gymnopus dal greco “gymnos pus”= dal piede nudo, privo di decorazioni, e alpinus da “alpes”= alpestre, alpino, per la crescita nelle praterie alpine, relativo ala fascia altitudinale oltre il limite delle piante

 

Cappello 20-40 mm di diametro, convesso, disteso-convesso, appianato con i un po’ bordi rialzati, cuticola igrofana, untuosa e di colore ocra-rossastro con tempo umido, impallidente al crema-ocraceo-pallido con tempo secco, margine sottile, da giovane involuto, striato per trasparenza a tempo umido, poi con l’età revoluto.
Lamelle adnate-smarginate, abbastanza fitte, mediamente larghe, intercalate da lamellule di varia lunghezza, all'inizio di colore biancastre, poi crema-giallastre.
Gambo 20-50 mm, cilindrico, con base ingrossata da un netto bulbo, tenace, liscio, fistoloso a cavo, concolore al cappello, base con rizomorfe ocra-rosate.
Carne molle, acquosa, biancastra.
Odore leggero fungino.
Sapore dolciastro.
Habitat prateria alpina. Sunny Walley 2650m., San Colombano 2600m., Crap de la Parè (Trepalle) 2300m, Stelvio-(Val dei Vitelli) 2600m.

Immagine 2

Ambiente: Prati Alpini oltre la vegetazione


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