Hygrocybe turunda (Fr.) P. Karst. (1879)

Sinonimi:
Agaricus turundus Fr., Observ. mycol. (Kjøbenhavn) 2: 199 (1818)
Hygrophorus turundus (Fr.) Fr., Epicr. syst. mycol. (Uppsala): 330 (1838)
Pseudohygrocybe turunda (Fr.) Kovalenko, Mikol. Fitopatol. 22(3): 208 (1988)

Etimologia: da greco “hygros, e da “kybe”= testa umida, per la vischiosità del cappello che molte specie hanno, anche se alcuni lo hanno asciutto, e turunda dal latino “turúndus” pastone per le oche, non invita a consumarlo.

 

Cappello 05-15 mm di diametro, convesso, con depressione centrale, asciutto, vellutato, giallo-arancio, arancio-rosso, decorato da squamette ± grossalane grigie-brune a nerastre, margine incurvato verso il basso, irregolarmente ondulato, frastagliato, scanalato.
Lamelle adnate-decorrenti decorrenti, rade, spaziate, ventricose, arcuate, intercalate da lamellule, bianco-crema-pallido, crema-giallastre, filo lamellare intero a finemente crenulato, più chiaro.
Gambo 30-60 mm, cilindrico, ricurvo, asciutto, pieno poi farcito, glabro, longitudinalmente fibrilloso (lente), giallo-arancio, rosso-arancio, si decolora dall’alto verso la base.
Carne fibrosa, bianca, bianco-giallina.
Odore e Sapore insignificante.
Habitat rateria alpina, zona paludosa con sfagno. Trepalle 2000m., San Colombano 2600m.

Immagine 2

Ambiente: Prati Alpini oltre la vegetazione


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