Lactarius robertianus Bon (1985)
Sinonimi:
Lactarius brunneoviolaceus M.P. Christiansen, Bot. Iceland, 3:218, (1941)

Etimologia: dal latino “lac láctis”=latte, che secerne latice, per la tipica emissione di lattice al taglio o alla frattura, e robertianus, da nome proprio Robert Kühner, micologo francese (1923-1996).

 

Cappello 20-40 mm di diametro, convesso, piano-canvesso, con depressione centrale, sovente con papilla acuta, irregolare, ondulato, a volte con zonature concentriche, cuticola vischiosa a tempo umido, brillante e opaca con tempo secco, bruno-violaceo, bruno-rossastro-violaceo, margine sottile, ondulato, lungamente involuto, poi rivolto verso il basso, concolore, o più pallido.
Lamelle adnate, sottili, fitte, intercalate da lamellule di varia lunghezza, bianche, bianche-grigiastre, grigie-crema-pallido, violacee alla manipolazione, filo lamellare intero concolore.
Gambo 15-30 mm, cilindrico, ingrossato in basso, da liscio a rugoloso, pieno farcito infine cavo, biancastro-crema, crema-pallido, crema-grigiastro, in vecchiaia e al tocco bruno-violaceo.
Carne bianca, al taglio violacea.
Odore debole, simile al legno di cedro, amarognolo.
Sapore dolce.
Latice bianco immutabile se isolato, vira al violaceo a contatto della carne e delle lamelle.
Habitat micraselva alpina, Salice retuso(Salix retusa) - Salice reticulato(Salix reticulata). Gavia (Rifugio Berni) 2550m., Gavia passo 2650m., Valle di Cedec-(Pizzini) 2700m., Stelvio (IV Cantoniera) 2700m, Stelvio-(Val dei Vitelli) 2600m.

Immagine 2 3

Ambiente: Prati Alpini oltre la vegetazione


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