Lepista multiformis (Romell) Gulden (1983)

Sinonimi:
Tricholoma multiforme Romell, Ark. Bot. 3(no. 3): 3 (1911)

Etimologia: dal greco “lepistós”= sbucciato, nel significato di nudo, pelato, fungo privo di particolari ornamentazioni, e multiformis, dal latino “multus” molto, e “formis”= forme, che ha varie forme, dal molteplice aspetto, multiforme.

 

Cappello 40-80 mm di diametro, convesso, poi depresso, igrofano, cuticola glabra, grigio-bruno-rossastra, al bruno-violacea con tempo umido, bruno-rosato-pallido al bruno-giallastro con tempo secco, margine ondulato.
Lamelle subdecorrenti, arcuate, fitte, intercalate da lamellule di varia lunghezza, biancastre nel giovane, presto beige-rosato-pallido, in vecchiaia ± con tonalità del cappello, sovente con bordo bruno-rossastro.
Gambo 30-60 mm, da subcilindrico a attenuato in basso, debolmente fibrilloso-striato, fulvo-chiaro, a subconcolore al cappello, base con feltro miceliare bianco.
Carne piuttosto dura fragile con la vecchiaia, biancastra a subconcolore.
Sapore delicato, gradevole.
Odore dolciastro leggermente aromatico.
Habitat prateria alpina. Gavia (passo) 2650m.

Immagine 2

Spore: cilindro-ellissoidali, debolmente verrucose, 6,14-8,23 x 3,48-5,09 µm.

Ambiente: Prati Alpini oltre la vegetazione


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