Agaricus xanthodermus var.griseus (A. Pearson) Bon & Cappelli (1983)

Etimologia: dal greco “agarikón”= agarico, fungo degli Agari, da Agaria, paese dei Sarmati, da cui proveniva una specie di fungo non identificato (Dioscoride), e xanthodermus, dal greco “xanthós”= giallo, e da “dérma”= pelle, per via del colore del carpoforo e dalla carne che vira rapidamente al giallo se viene toccato, dal latino “griseus”= grigio, per il colore grigio del acppello.

 

 

Cappello 40-80 mm di diametro, globoso, emisferico, convesso, convesso-espanso, carnoso, cuticola biancastra-grigiastra, grigiastra, radialmente fessurata o dissociata in squamette grige a grige-brunastre, margine lungamente involuto, poi disteso con resti del velo parziale.
Lamelle libere, fitte, intercalate da lamellule, biancastre-rosa-pallido, poi rosa, rosa-brunastre, infine bruno-cioccolato, filo lamellare sterile, biancastro.
Gambo 50-80 mm, cilindrico, con base bulbosa o leggermente marginata, pieno poi fistoloso, biancastro, base ingiallente alla manipolazione.
Anello membranoso bianco si macchia di giallo al tocco, ornato nella parte inferiore da frammenti fioccosi.
Carne biancastra, ingiallente al taglio, alla base del gambo si macchia di giallo-cromo.
Sapore dolciastro sgradevole.
Odore nullo o leggermente di fenolo.
Habitat pascolo, terreno calcare.
Reazione di Schaeffer negativa.

Immagine 2

Ambiente: Prati e pascoli


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