Lepista irina (Fr.) H.E. Bigelow (1959)

Sinonimi:
Agaricus irinus Fr., Epicr. syst. mycol. (Uppsala): 48 (1838)
Clitocybe irina (Fr.) H.E. Bigelow & A.H. Sm., Brittonia 21: 172 (1969)
Rhodopaxillus irinus (Fr.) Métrod, Revue Mycol., Supplement 2 7: 29 (1942)
Tricholoma irinum (Fr.) P. Kumm., Führer Pilzk.: 132 (1871)

Etimologia: Lepista, dal greco “lepistós”= sbucciato, nel significato di nudo, pelato, fungo privo di particolari ornamentazioni, e irina, da “iris”= (iride, messaggera degli dei), attinente all’iris, funghi che profumano di giacciolo.

 

Cappello 50-110 mm di diametro, emisferico, convesso, appianato, con largo umbone, igrofano, cuticola liscia, biancastra, biancastra-crema con tempo secco, con tempo umido carnicino, bruno-carnicino, bruno-rosato, margine lungamente involuto poi incurvato verso il basso, infine disteso, da regolare a ondulato.
Lamelle arrotondate al gambo a subdecorrenti, fitte, facilmente separabili dalla carne, intercalate da lamellule, crema-biancastre, poi carnicine, infine brune-rosate, filo lamellare finemente crenulato.
Gambo 60-100 mm, cilindrico,da claviforme a subclaviforme robusto, pieno, poi cavo, fibrilloso-striato longitudinalmente, biancastro e pruinoso in alto, concolore al cappello in basso.
Carne biancastra soda nel cappello, fibrosa e brunastra alla base del gambo.
Odore aromatico, di fiori d’arancio, o radici d’iris.
Sapore dolciastro, sgradevole.
Habitat prati e pascoli.

Immagine 2

Ambiente: Prati e pascoli


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