Agaricus xantholepis (F.H. Møller) F.H. Møller (1952)

Sinonimi:
Psalliota xantholepis F.H. Møller, Friesia 4: 191 (1952)

Etimologia: dal greco “agarikón”= agarico, fungo degli Agari, da Agaria, paese dei Sarmati, da cui proveniva una specie di fungo non identificato (Dioscoride), e xantholepis, dal greco “xanthós”= giallo, e da “lepís lepídos”= squama, scaglia, per il cappello ricoperto da squamette gialle.

 

Cappello 30-50 mm di diametro, emisferico, convesso, piano-convesso, sodo, asciutto, coperto da squamette giallo-aranciate, giallo-ocracee, su fondo biancastro, ingiallente alla manipolazione, margine sottile, eccedente, deflesso, nel giovane appendicolato da residui bianchi del velo parziale.
Lamelle libere, fitte, larghe, subventricose, intercalate da lamellule, all’inizio biancastre-grigiastre, poi grigiastre, infine bruno-scuro, brune-nerastre, filo lamellare sterile, biancastro.
Gambo 30-50 mm, abbastanza corto, cilindrico a claviforme, con bulbo tondeggiante, pieno fistoloso cavo, biancastro, ingiallente alla manipolazione, sopra l'anello liscio, sotto l'anello fibrilloso, sovente finemente floccoso-squamuloso.
Anello supero, semplice, sottile, sovente lacerato, bianco, ingiallente, parte superiore liscia o striata, fibrilloso sotto.
Carne bianca, ingiallente nel gambo.
Odore di mandorle amare.
Sapore dolciastro vagamente di noci.
Habitat Abete rosso(Picea abies).
Reazione di Schaeffer positiva.

Immagine 2.

Microscopia:
Spore: ovodali, uniguttulate, (4,63)4,92-5,22-5,53(5,91) × (3,71)3,74-3,94-4,37(4,56) µm, Q= 1,10-1,50, M. 5,26 × 4,00 µm, Qm= 1,32.
Basidi: claviformi, tetrasporici.
Cheilocistidi: claviformi, (19,25)19,86-21,76(22,22) × (5,20)5,75-7,11(7,17) µm.

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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