Amanita pantherina (DC.) Krombh. (1846)

Sinonimi:
Agaricus pantherinus DC., in de Candolle & Lamarck, Fl. Franç., Edn 3 (Paris) 5/6: 52 (1815)

Etimologia: Amanita, dal greco “Amanó”, monte tra la Cilicia e la Siria, o forse dal greco “amanítai” appellativo usato dagli antichi greci per indicare genericamente i funghi, e pantherina, aggettivo della prima classe a tre uscite “pantherìnus, a, um”, deriva dal sostantivo femminile latino “panthèra” (genitivo, panthèrae) e significa: per l'aspetto maculato del cappello.

 

Cappello 50-100 mm, globoso, emisferico, quindi convesso, piano-convesso, infine appianato, a volte con centro depresso, ocra-bruno bruno, bruno-scuro, ricoperto da numerose e minute verruche fioccose piramidali bianche-candide, margine inflesso, ottuso, poi regolare più chiaro, nettamente e finemente striato.
Lamelle libere, intercalate da lamellule, fitte, bianche, filo lamellare intero, concolore.
Gambo 60-110 mm, cilindrico, leggermente attenuato in alto, base con bulbo arrotondato, pieno fistoloso infine cavo, asciutto, bianco.
Anello a gonnellino, tipicamente basso, finemente striato nella parte superiore, fragile, bianco.
Volva aderente al bulbo, dissociata in anelli fioccosi, bianca.
Carne soda nel cappello, fibrosa nel gambo, bianca immutabile.
Odore nullo, o leggermente di humus di radice.
Sapore dolciastro.
Habitat latifoglie e conifere.

Immagine 2

 

Ambiente: Boschi di aghifoglie e latifoglie

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