Cortinarius bivelus (Fr.) Fr. (1838)

Sinonimi:
Agaricus bivelus Fr., Observ. mycol. (Kjøbenhavn) 2: 58 (1818)
Hydrocybe bivela (Fr.) M.M. Moser, in Gams 2: 164 (1953)

Etimologia: dal latino “cortinarius”= attinente alle cortine, per i caratteristici residui del velo parziale, e l’aggettivo “bivèlus” significa “dai due veli”.

 

Cappello: 40-70 mm. emisferico, campanulato-convesso, poi convesso-appianato, carnoso, igrofano, cuticola separabile, liscia, lucente, decorata da fini fibrille innate, di colore bruno-ocraceo, bruno-rossastro con tempo umido, bruno-giallastro, bruno-ocraceo-pallido con tempo secco, margine involuto, poi incurvato in basso, ondulato, da giovane unito al gambo per una cortina arenosa biancastra.
Lamelle: adnato-smarginate, fitte, intercalate da lamellule, di colore ocra-pallido, poi bruno-rossastre, filo lamellare intero biancastro, poi leggermente eroso e concolore.
Gambo: 50-80 mm. cilindrico, con base bulbosa, robusto, sodo, pieno, poi farcito, fibrilloso-lanoso, di colore bianco, cortina bianca abbondante, lascia in alto una zona anuliforme bianca, presto fugace, persistente sul margine del cappello.
Carne: soda, poi spongiosa, di colore biancastro, bruna-rossastra nel bulbo.
Odore: leggero.
Sapore: dolce.
Reazione macrochimica: cuticola KOH = bruno-rosso-scuro, carne KOH = bruno-nero.
Habitat: bosco Betulla (Betulla pendula), con Abete rosso (Picea abies).

Immagine2

Ambiente: Boschi di aghifoglie e latifoglie

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