Geastrum minimum Schwein. (1822)

Etimologia: Geastrum, dal greco “ge”= terra, e da “aster”= stella, astro della terra, per l’aspetto del carpoforo maturo, e dal latino “minimus”= minimo, per la sua picccola taglia.

 

Basidiocarpo 10-30 mm di diametro, subgloboso, costituito da un Esoperidio e da un Endoperidio, non igroscopico.
Esoperidio si apre in 6-9 lacinie appuntite, inarcate verso l’alto, biancastro, crema-grigiastro, strato miceliare aderente, incrostato dal substrato.
Endoperidio 5-10 mm di diametro, subgloboso, grigio, grigio-beige, ricoperto da piccoli cristalli bianchi (assolato di calcio), con breve peduncolo 1-2 mm alto, apofisi liscia e poco pronunciata (non sempre presente), area peristoma fibrillosa, ben delimitata, deiscenza tramite un piccolo foro apicale (stoma) fimbriato.
Gleba all'inizio bianca, biancastra, poi a maturazione marrone-scuro con toni porporini-castano-scuro.
Habitat ubiquitario conifere e latifoglie, ma anche in pascoli alpini solatii.

Immagine 2

Microscopia: exs. n.775
Spore: 2: globose a subglobose, (4,09)4,32-4,685-5,25(5,78)µm, irregolarmente aculeate-verrucose alte µm, in numero di 12-16 sulla circonferenza.
Capillizio: 2: non ramificato, a pareti spesse, di diametro (2,29 )2,964 - 5,788(6,30)µm, lume ridotto e discontinuo.

Ambiente: Boschi di aghifoglie e latifoglie

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