Infundibulicybe gibba (Pers.) Harmaja (2003)

Sinonimi:
Agaricus gibbus Pers., Synopsis methodica fungorum: 449 (1801)
Agaricus gibbus var. membranaceus (Vahl) Fr., Elenchus Fungorum 1: 13 (1828)
Agaricus gibbus d membranaceus (Vahl) Fr.: 13 (1828)
Agaricus membranaceus Vahl, Fl. dan. 6: t. 1012 (1790
Clitocybe infundibuliformis f. gibba (Pers.) Sacc., Sylloge Fungorum 5: 165 (1887)
Clitocybe membranacea (Vahl) Sacc., Sylloge Fungorum 5: 166 (1887)
Clitocybe var. gibba (Pers.) Sacc. (1887)
Infundibulicybe gibba (Pers.) Harmaja, Annales Botanici Fennici 40 (3): 217 (2003)

Etimologia: dal latino "infundibulum"= imbuto e dal greco kùbe = testa, ovvero "testa inclinata", per l'aspetto del cappello, e dal latino "gibba""gibbosus"= gobba-gobbo, per la forma gibbosa del cappello nei giovani esemplari, che si presenta con una piccola protuberanza al centro (umbone).

 

Cappello 30-70 mm di diametro, da giovane convesso umbonato, presto imbutiforme con o senza umbone, cuticola da giovane finemente feltrata, poi liscia, nocciola-pallido, camoscio-pallido, crema-ocraceo-pallido, margine involuto, sottile, infine diritto, ondulato.
Lamelle decorrenti, fitte, arcuate, alcune intervenose, biancastre a ocra-pallido.
Gambo 20-60 mm, slanciato, elastico, fibroso, cilindrico, farcito poi fistoloso, fibrilloso, biancastro a ocraceo-pallido, ingrossato alla base dove è ricoperto da un tomento biancastro.
Carne tenace, molle e acquosa nel fungo vecchio, biancastra.
Odore gradevole di mandorle amare.
Sapore dolce fungino.
Habitat ubitiquario conifere e latifoglie.

Immagine 2

Ambiente: Boschi di aghifoglie e latifoglie

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