Amanita pantherina var. abietum (E. J. Gilbert) Vesely (1933)

Sinonimi:
Amanitaria pantherina f.sp. abietum E.-J. Gilbert 1941

Etimologia: Amanita, dal greco “Amanó”, monte tra la Cilicia e la Siria, o forse dal greco “amanítai” appellativo usato dagli antichi greci per indicare genericamente i funghi, e pantherina, aggettivo della prima classe a tre uscite “pantherìnus, a, um”, deriva dal sostantivo femminile latino “panthèra” (genitivo, panthèrae) e significa: per l'aspetto maculato del cappello, e “abietum” genitivo plurale di “Abies abete”: degli abeti, per l'ambiente di crescita.

 

Cappello 40-120 mm, subgloboso, emisferico, convesso, convesso-appianato di bruno bruno-scuro, bruno-rossastro-scuro, ricoperto da numerose verruche ± piatte e farinosse biancastre, margine liscio, leggermente striato che si rende visibile solamente in esemplari aperti e maturi.
Lamelle libere, fitte, intercalate da lamellule, bianche, filo lamellare intero, concolore.
Gambo 50-100 mm, cilindrico, robusto, attenuato all’apice e base con grosso bulbo ovoidale-arrotondato, pieno poi midolloso, bianco, bianco-grigiastro, ricoperto nella parte sopra l’anello da fioccosità concolori.
Anello membranoso, ampio, pendulo, persistente, bianco.
Volva aderente al bulbo, dissociata a cercini sovrapposti, biancastra.
Carne soda nel cappello, fibrosa nel gambo, bianca immutabile
Odore nullo, o leggermente di humus di radice.
Sapore dolciastro.
Habitat Abete rosso(Picea abies).

Immagine 2

Microscopia: exs. n.161
Spore: ovoidali, elissoidali, liscie, non amiloidi, 7,83-12,13 x 6,39-8,61 µm.
Basidi: clavati, tetrasporici, sensa giunti a fibbia, 43,62-68,27 x 10,28-13,87 µm.
Pileipellis: ife a strati, gelatificate in superfice, parallele, senza giunti a fibbia, larghe 1,86-6,23 µm.

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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