Amanita porphyria Alb. & Schwein (1805)

Sinonimi:
Agaricus porphyreus (Alb. & Schwein.) Fr., Syst. mycol. (Lundae) 1: 14 (1821)
Agaricus recutitus Fr., Epicr. syst. mycol. (Upsaliae): 6 (1838)
Amanita recutita (Fr.) Gillet, Hyménomycètes (Alençon): 42 (1874)
Amanitina porphyria (Alb. & Schwein.) E.-J. Gilbert, Iconographia Mycologica 27(Suppl. 1): 78 (1941)

Etimologia: Amanita, viene dal greco e si riferisce alla montagna tra la Cilicia e la Siria, dove erano molto abbondanti, ha anche un altro significato del greco che è fungo, come concetto in generale, e dal latino “porphyrius” = purpureo, per il caratteristico colore delle tracce presenti nel cappello.

 

Cappello 40-80 mm di diametro, emisferico, convesso, piano-convesso, infine appianato, con o senza un ampio umbone ottuso, cuticola asportabile, vischiosa con tempo piovoso, brillante a tempo secco, grigio-brunastra, con riflessi bruni-violacei, ricoperta da placche farinose irregolari (resti del velo generale) grigiastri a bruno-grigiastri margine liscio, regolare.
Lamelle libere, fitte, intercalate da lamellule, biancastre, poi bianco-grigiastre, filo lamellare intero, concolore.
Gambo 60-100 mm, cilindrico, slanciato, attenuato all'apice, bulboso marginato alla base, pieno poi midolloso, biancastro sopra l'anello, sotto decorato da bande grigio-violacee, bruno-violacee.
Anello membranoso, ampio, pendulo poi reflesso, persistente, bianco poi grigiastro.
Volva submembranacea, inguainante e circoncisa, biancastra poi grigio-brunastra.
Carne bianca, violetta sotto la cuticola.
Odore e Sapore forte rapanoide.
Habitat Abete rosso(Picea abies).

Immagine 2

Ambiente: Boschi di aghifoglie


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